Grignasco ha visto, nel corso del secolo appena trascorso, la propria
economia trasformarsi gradualmente da agricola ad
industriale, prima caratterizzata dalla monoindustria e
dall'artigianato del legno, poi da più articolate attività
e specializzazioni, ma cadute ultimamente in una
preoccupante stagnazione.
Pure la popolazione del nostro Paese ha visto una enorme mutazione. Al primo
afflusso di operaie della Filatura sono seguite fino al
1951 le forti ondate di immigrazione dal Veneto, e
lentamente i "veneti" (assieme a bergamaschi e bresciani
e ferraresi) si sono inseriti e sono stati accolti nella
nostra comunità, modificandone significativamente i
connotati. Più tardi si sono verificati gli arrivi dei
"meridionali" (abruzzesi, irpini, siciliani, ecc.), con
lo stesso arduo percorso e risultato. Le immigrazioni
riguardavano ovviamente famiglie povere in cerca di casa
e di lavoro. Ma anche da Grignasco partivano, già
nell'800, gli emigranti a cercare identica "fortuna" in
Francia e Svizzera, come falegnami e muratori. Più tardi
si spinsero anche in tutto il mondo, soprattutto in Sud
America.
Tutte le famiglie di Grignasco hanno dunque nella loro storia qualche radice
che raggiunge paesi, regioni, nazioni, continenti
diversi. Ed hanno il ricordo di fame e difficoltà da
superare; di progressi nella propria istruzione, nella
specializzazione professionale, nella posizione
culturale e sociale. Ed hanno ancora vivo il ricordo di
lotte e di caduti per la libertà e la democrazia.
Noi viviamo oggi in una collettività che ha questa fisionomia, cambiata
rispetto ad un secolo fa e che è ancora in evoluzione
per l'apporto anche degli extracomunitari.
A questa popolazione, aperta e proiettata verso il futuro, noi rivolgiamo la nostra attenzione e mettiamo a disposizione il nostro impegno ad amministrare il Paese.
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